Passare la notte svegli

“ La lettura più bella della quarantena!” Andrea

Ciao Alessandra con questo virus che c’è in giro ho iniziato a leggere da poco e come secondo libro dopo ventimila leghe sotto i mari ho deciso di leggere il tu, io cammino da sola.
Mi è piaciuto molto al punto di passare la notte sveglio per finirlo e in certi tratti mi ci rispecchio anch’io.
Stammi bene
Simone

Sono Martín, con l’accento sulla i.
In questo modo chiamano i Martín in Argentina, dove sono nato.
Vivo in Italia da 5 anni, a Torino, ma lavoro nelle Langhe, in provincia di Cuneo.
Sono cuoco, fra un paio di altre cose.
Adesso spero che tutte queste cose messe assieme servano almeno per curare questa Italia che amo fortemente.
Insomma, scrivo per inviarti un grandissimo grazie! Di cuore. Ho appena finito di leggere “Nati per camminare”.
Alla fine dell’anno scorso sono andato alla libreria La Montagna a prendere qualche libro utile per programmare quello che sarebbe un sogno per me. Camminare sulla Via Francigena.
Magicamente ho avuto la incredibile ispirazione di prendere “Nati per Camminare”. Poche volte sono stato così lucido, e fortunato. Sembra che l’istinto di conservazione mi abbia portato a fornire il mio zaino di qualcosa di essenziale, alle porte di una quarentena inaspettata, una chiusura dovuta, dell’isolamento consapevole.
Mi hai portato luce, cammino, colori, paesaggi, emozioni tante, terra, pini, cielo. Davvero tantissima gioia!
La mia prima camminata dopo questo buio, senza dubbio, sarà fino alla libreria La Montagna, a cercare “Io cammino da sola”.
Ho goduto pienamente della tua arte scritta, mi congratulo per tutto il tuo senso della parola. (rischio di sbagliare, non capisco ancora bene le parole in Italiano).
Un caro saluto, con profonda ammirazione.
Martín Vera

Ciao. Ho ascoltato la diretta su Itinarrando solo ora. Il 25 aprile c’è stato l’anniversario della morte di mio fratello Luca, alpinista e scrittore. E’ caduto in montagna, 7 anni fa, a Valbruna… Aveva 43 anni. Era una bellissima giornata di sole ed era il giorno del suo compleanno. Camminare, oltre il tempo, ha cicatrizzato le mie ferite. Camminate di prossimità. Non ho ancora il coraggio di camminare da sola, forse mi blocca mio figlio di 11 anni che non riesco a lasciare…Ma ti dedico un pensiero. Non avere più un fratello, o una sorella, è un vuoto dentro con il quale è necessario imparare a convivere…ti esprimo tutto il mio affetto per l’anniversario della tua perdita, di cui avevo saputo lo scorso anno, abitando a Udine. Spero di avere la forza di camminare un domani da sola, come te. Spero di avere la forza di far vedere a mio figlio la bellezza sia palese che nascosta del mondo, nonostante la paura di vivere che a tratti mi assale. Spero che riuscirò anche a trasmettergli, questa fiducia nelle persone e nel mondo che ancora ostinatamente conservo. Spero di riuscire presto, a partire. Se non per andare in alto, come amava mio fratello, spero almeno per andare lontano, e soprattutto dentro di me. E per la tua nuova avventura, buon cammino.
Lara

Ciao Alessandra,
mi chiamo Emiliano, ho appena finito di leggere “Nati per camminare”.
L’ho trovato illuminante.
Fragoroso nella sua delicatezza estrema.
Intimo, senza veli.
Brava.
Avevo già letto il tuo precedente racconto e trovo questa tua nuova narrazione ugualmente densa, evocativa, poetica.
Brava davvero.
Io sono una Guida Ambientale Escursionistica.
Ma “sui generis”, ovviamente
A me le cose facili non sono mai piaciute.
Mai.
A vent’anni mi misi a pubblicare poeti italiani contemporanei; a 25 anni a fare film assurdi basati quasi interamente sulla parola; e oggi, a poco più di quarant’anni, organizzo, generalmente in Toscana, “camminate letterarie” (la Pagina Facebook del progetto è questa: facebook.com/ilcammino23, mentre il Profilo Instagram è questo: instagram.com/ilcammino23).
Amo scrivere.
Amo leggere.
Ovviamente, amo – devo, altrimenti sto male – camminare.
Credo quindi che questa sia un po’ la chiusura (?) del cerchio.
Praticamente organizzo escursioni (parola che tollero poco ma che rende bene il concetto) caratterizzate ognuna da un libro diverso, dal quale, durante la camminata, traggo alcune brevi letture.
I partecipanti al cammino scoprono il libro che ho portato con me soltanto il giorno dell’escursione.
Alle persone che mi seguono l’idea sta piacendo, e io mi sto divertendo a cavallo delle mie più grandi passioni.
Da un po’ di tempo sto affiancando ai libri anche testi di canzoni e sto allargando il giro di spunti, in particolare chiedendo ad alcuni autori che stimo se hanno voglia di venire a camminare insieme a me, presentando loro stessi un loro libro, alcune letture tratte da un loro libro.
Tra l’altro, il 6 Ottobre farò una camminata durante la quale vorrei portare con me proprio “Nati per camminare”.
Mi fermo qua…
Nel senso: non oso dirti che se un giorno, “per caso”, ti andasse di unirti a questo stuolo di errabondi assetati di parole… sarebbe meraviglioso.
A me intanto ha fatto piacere scriverti, mettermi in contatto con te, portarti la mia stima e metterti a conoscenza del fatto che appunto, vorrei presto leggere in cammino qualche pagina del tuo ultimo libro.
Se poi dovesse uscirne altro…
Un passo alla volta.
Grazie di cuore per l’attenzione e a presto…Ciao Alessandra, grazie per avermi risposto. Il 6 leggerò “Nati per camminare”, poi sarà la volta delle foreste casentinesi e di “Io cammino da sola”. Ti farò sapere, certamente. Anche se la tua scrittura, così limpida, immediata, profondamente vera, sembra nata apposta per vivere nei boschi, sui sentieri, riflessa negli occhi di persone avvolte dal cammino. Spero che ci sia presto modo di conoscerci di persona. A presto!
Emiliano

Ho appena finito di leggere nati per camminare, volevo farle i miei complimenti, il suo libro è una dolce poesia d’amore, mi ha tenuta compagnia per tutto il tempo che sto in treno per raggiungere il lavoro, è pieno di spunti di riflessione, l’ho letto piano piano, mi dispiaceva terminarlo troppo presto, Grazie per la piacevole compagnia, ho “camminato” con lei.
Laura

Ho appena finito di leggerlo….e’ stato come se avessi camminato con te. So cosa vuol dire avere, freddo, male le vesciche ai piedi etc… La pigrizia di tirare fuori i bastoncini….io anche di fermarmi per bere. Fermarsi per tirare giù lo zaino, no troppo pesante per rimetterlo sulle spalle, vado avanti, dai. Grazie davvero.
A me viene da dedicarti una canzone, Anime di passaggio, di Cisco. Leggerò presto anche: Nati per camminare.
Lince

Il tuo “Nati per camminare” è qui fra le mie mani e lo sto divorando. Quanta verità in quello che scrivi”. Grazie!
Violetta

“Ho appena finito di leggere “Nati per camminare. Mi ha fatto bene, tanto. Ho preso una pausa dal lavoro perché la direzione non era quella buona e in questo momento è stato proprio il libro giusto. E poi vivo a Lambrate: la descrizione del quartiere… trasuda amore!”.

“Sto leggendo”Nati per camminare” e proprio ora ho finito il capitolo “Camminare per chi non può”. Fino allo scorso anno io l’ho fatto per mia madre. In quelle pagine ho trovato scritto ciò che avevo nel cuore e nella mente mentre camminavo per lei. Mi sono meravigliata di trovare descritti sentimenti e volontà che ritenevo solo miei”.
Claudia

“Sto leggendo il suo libro, mi piace l’aspetto che è riuscita a dare del camminare, a 360 gradi del ”nostro mondo”, mi piace il suo entrare e uscire dal cammino così veloce e rapido, gli accostamenti e le metafore del camminare, le analogie fra il camminare nel mondo e dentro di noi. Brava.
Lo hanno regalato alla mia compagna, mi intrigava il titolo.
Finito… Intenso e profondo Aspetto il prossimo”.
Paolo

“Oggi ho letto Nati per camminare. Bellissimo”.
Andrea

“Finito! E nonostante la pioggia e una caviglia un po’ così, mi frulla in testa l’idea di un nuovo cammino e i piedi sono già pronti ad andare.. Grazie per l’ispirazione”.
Sonia

Grazie per aver scritto il libro Nati per camminare che ho letto facendo il cammino di Oropa, la scorsa settimana. Buon cammino!
Stefano

Ho letto con grande piacere il tuo libro Io cammino da sola ho ordinato Nati per camminare sono anch’io una camminatrice non da tanto solitaria ma ho tante domande da farti”
Daniela

Alessandra ciao. Non posso non scriverti, lo devo fare. sto leggendo “il tuo cammino”, che un pó come il mio, mi fa sentire “a casa”. Come te anch’io, Dalla vita rigida di una scrivania mi tuffo camminando nel bosco, appena posso. Le tue parole mi conquistano, mi rilassano, mi piacciono. Trovo che camminare sia arte, sia l’espressione di noi stessi nel mondo. Mi piace il tuo libro, la tua vita e il tuo coraggio e l’emozione che trovi nello stupore di un cammino. . la natura per “noi solitari” vale tantissimo. Ok continuo con la lettura, con la musica che mi accompagna nella stanza della mia casa a Gorizia. Chissà se riusciró a conoscerti, un salutone
Manuel

“Ti ho scoperta per caso su Internet, ritengo che non si possa sapere tutto! Mi affascinano le scelte di rottura, anche se non avrei il coraggio di farle. Ho voluto iniziare dal primo libro sperando che il mio desiderio di camminare si traduca in realtà”.
Ale

“Ho appena finito di leggere il tuo primo libro. Coinvolgente. Mi sa che corro a prendere quello che stai presentando”. Agostino

Ciao Alessandra! Mi fa molto piacere conoscerti anche se solo virtualmente. Ho letto recentemente il tuo libro IO CAMMINO DA SOLA e mi è piaciuto molto. Mi ha spinto a riprendere l’attività fisica. Ti ringrazio
Roberto

Alessandra buongiorno !!!!
“Ho appena terminato il lungo trekking della Rota Vicentina sulla costa dell’oceano in Portogallo. Da sola. E ho portato con me il tuo libro … io cammino da sola… Grazie di averlo scritto !!! A Carrapateira l’ho regalato a Aurelio, un ingegnere pugliese che vive a Padova.. anche lui sulla Rota in solitaria. Un bel saluto.
Aurora

“Il tuo libro è per chi pensa di essersi ritrovato ma non sa che il cammino continua finché rimane la voglia di scoprire”

“È stato il primo libro di quest’anno e me lo sono letto in un giorno… La solitudine diventa la conditio sine qua non per poter crescere e conoscersi meglio”.
@robertasapino

“Una scrittura autobiografica che diventa universale”.
@alessandrailmiograndecaos

“Sto leggendo Io cammino da sola e a ogni pagina mi sento meno sola… Una totale condivisione di cammino”.
Tiziana

È una gran bella riflessione sulla solitudine, sul senso della nostra presenza, sulla lentezza. È un suggerimento, una possibile strategia da mettere in atto quando si ha paura o quando ci si sente imbrigliati. Per guardarla in faccia davvero, quella paura, per sciogliere le briglie e sentirsi liberi. Il libro andrebbe donato ai camminatori di gamba e di pensiero, ma anche a chi non ha fatto mai molta strada: verrà voglia di mettersi in viaggio”. @ladispensatricedistorie

“Ho kindlato i tuoi libri e mi stanno piacendo molto”
Marco

“Nati per camminare l’ho sentito anche un po’ mio per le sensazioni provate nel leggerlo. Io cammino da sola, ora che è finito avrò una visione del mio cammino ancora più arricchita di particolari. Spero in un prossimo libro”.
Santo

Di mestiere faccio la prof, sono camuna e vivo, appena posso, in mezzo alle mie adorate montagne. Ho letto i tuoi libri d’un fiato in questo periodo di “sosta” forzata. Grazie per gli spunti di riflessione, le emozioni e per la scrittura limpida e scorrevole. E grazie per avermi fatto sentire meno sola nel mio modo di vivere il rapporto con me stessa e con il mondo. Soprattutto nella prima parte di “Nati per camminare”, ho ritrovato tantissime analogie di pensiero e nel modo di intendere la vita. Che dire… aspetto il terzo!
Piera

“Ho appena finito il tuo libro “Nati per camminare” mi è piaciuto tantissimo. Mi hai toccato il cuore. Sto leggendo “Io cammino da sola” , mi sono emozionata. Abbiamo una storia simile. Anche se non ti conosco ti voglio bene”.
Loredana

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