Piedi su Lambrate
domenica 13 maggio, dalle 16 alle 19
Ritrovo in piazza della via Rimembranze di Lambrate
20134 Milano
Un cammino alla riscoperta di una città che cambia e si trasforma. È quello che faremo domenica con gli amici di ViviLambrate. Ognuno racconterà un pezzo della sua storia, della sua memoria, del suo vissuto. Di qul che era, è e sarà.
“Camminare a Lambrate, ma anche in ogni città, vuole dire riconoscere le sue stratificazioni, i segni che la storia le ha lasciato. A guardarla bene, passo dopo passo, Lambrate rivela le tracce della sua epoca romana, longobarda, napoleonica e ottocentesca, resistente, industriale e contemporanea”.
Quel che appare subito è la testimonianza del periodo industriale, con i capannoni delle aziende che hanno fatto la fortuna del quartiere: Innocenti, Faema, Columbus, Cinelli, De Nora, Tre Marie. Palazzi trasformati in edifici residenziali e centri culturali, condomini modello con parchi e attici, mercati e supermercati, case di riposo e di assistenza, ma non di oblio.
Oppure, invece, gli stessi luoghi che un tempo erano operativi, vivaci e vitali, teatro di vita e di set di cinema per film celebri, oggi sono lasciati nel degrado, fra erbacce e interventi di street art. A Lambrate, però, resistono vecchie case con tetti in legno, cascine e fabbriche di una volta, magari svuotate e diventate empori, che conservano la dignità di un passato memorabile, glorioso. In mezzo, gli orti condivisi, gli accampamenti estemporanei di roulotte lungo la massicciata della ferrovia, i murales sfacciati.
Lambrate è un museo del presente, di arte, di storia e di cultura a cielo aperto, è un susseguirsi di vuoti (quel che è scomparso) e pieni (quel che si è costruito e si sta costruendo). Narra il presente di un quartiere, che era paese e ora è (quasi) centro città. Con le boutique vintage chic, le botteghe di autoproduzione, i laboratori di design e di grafica, le gallerie d’arte in spazi stupefacenti di vetro e cemento, gli artigiani delle biciclette e del riciclo creativo, i nuovi bar e ristoranti e i vecchi circoli che conservano il loro ruolo di servizio, di aggregazione, di incontro: zattere di salvataggio nel mare della solitudine, dell’inquietudine della città-deserto che non riesce più a farsi piazza.
Ma Lambrate una piazza ce l’ha (anche se non si chiama così: è bella è circolare, ma risponde al nome di “via Rimembranze di Lambrate”), ed è tutta nuova, anche se ombreggiata da platani che raccontano di una storia centenaria. È proprio da qui, dalla piazza, che si partirà e che ci si ritroverà domenica, 13 maggio, Giornata nazionale dei sentieri, per intraprendere un cammino alla scoperta delle pietre, dei luoghi, delle testimonianze che raccontano la sua complessa e lunga storia.
Il nostro sarà un sentiero metropolitano: si svolgerà in un parco, che è il parco di archeologia industriale di Lambrate. Sulle vecchie pietre cammineremo, ma parlando e pensando al futuro. Discutendo e progettando su quel che ci piace e su quel che vorremmo per questo quartiere di Milano che un tempo era paese e che continua a essere tale. E ci piace che sia così
La passeggiata è aperta a tutti, il ritrovo è alle 16, domenica 13 maggio, nella Giornata nazionale dei sentieri, per conoscere questo straordinario parco di archeologia industriale e creatività urbana che è Lambrate. Al termine, verso le 19, aperitivo al circolo Acli di via Conte Rosso. Organizza ViviLambrate, info tel. 3662543745