Vento, burrasche, petali di vita

 

“Sto leggendo il tuo libro. Mi ritaglio dei tempi calmi: le tue pagine non si riescono a scorrere velocemente. Richiedono tempo. Tempo per pensare e tempo per respirare, tempo per assorbire l’emozione e lasciarla passare. Tempo per accettare che la vita non è un libro. Hai fatto bene a scrivere, hai fatto bene a me”. Valentina

“Cara Alessandra, pochi minuti fa ho finito di leggere il tuo libro. Sapevo dalle prime righe che lo avrei divorato (cosa per me non frequente) ed è stato così. Ti ringrazio per esserti raccontata con tanta sincerità; sei stata capace di portarmi sui tuoi passi, ho ammirato il tuo coraggio e la tua forza d’animo mentre mi sembrava di sentire le foglie scricchiolare sotto gli scarponi e le folate di vento che ti hanno accompagnata. Ho rivissuto gli anni lontani al giornale, quando la tua vita personale attraversava burrasche che non potevo immaginare. Hai scritto un libro sincero, oltre che ben scritto, cosa non così scontata di questi tempi”. Violetta

“Ieri in libreria ho visto il tuo libro e l’ho subito preso. Stanotte mi sono bevuto cento pagine. Nel tuo libro ci sono delicatezza, sentimento, affetto, amore, sensibilità. Non è vero che sei un robottino, quello è ciò che vedevano gli occhi, non i cuori. È vero che le persone non si conoscono mai davvero, che ci sono petali di vita che si posano e che non vediamo. La scrittura è fluida, agevole, avvolgente. Grande la dedica a tua sorella. Abbraccio te e lei. Un bacio”. Paolo

 

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