A Venezia, a Venezia! E poi a Udine

“Mi sono iscritta a un corso del Club alpino italiano: escursionismo in ambiente innevato. Le lezioni sono serali, poi ci sono le esercitazioni pratiche. Ci insegnano come andare in montagna in sicurezza. Ci spiegano perché cadono le valanghe, ci mostrano i cristalli di neve: se sono in un certo modo, tengono; se si manifestano in un altro, cedono. Mi piace imparare la meteorologia, capire da dove arriva il vento, sapere se le nuvole porteranno pioggia o sereno. Trascorriamo weekend sulle vette a soffrire il freddo e a imparare ad accettarlo. Niente è come la pratica. Devi stare all’aperto per conoscere e riconoscere la natura”.

Io cammino da sola, pag. 73

“Ho camminato con il sostegno di un gruppo di amici belli e forti per 250 chilometri, attraversando la terra dove ero cresciuta fino al mare, fino a Venezia. A Venezia sono arrivata sfinita ma vivissima, dopo una scarpinata epica per conquistare l’ultimo vaporetto della giornata che ci avrebbe condotti in piazza San Marco. Dal sacrista capo della favolosa basilica, circondata da luccicanti mosaici, ho ricevuto il timbro alla credenziale che ci eravamo confezionati da soli, copiando quella di Santiago di Compostela. In Spagna dicono: «El camino te engancha». Sì, il cammino mi aveva catturata”.

Io cammino da sola, pag. 85

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