Ho letto il tuo libro. Lo definirei un lavoro molto coraggioso nell’affrontare con crudo realismo le paure e le angosce della tua vita . L’ho apprezzato nella capacità di analisi ricca e profonda di questioni personali intime . Mi è piaciuta la capacità di affrontarle con un taglio
È tanto che #iocamminodasolapn
“È tanto che non mi capitava di non riuscire a smettere di leggere un libro”.
Ferdinando
#iocamminodasola
#iocamminodasolapn
Al Lido, seduta su una panchina del lungomare
Ho appena terminato il tuo libro. Mi è molto piaciuto, soprattutto perchè va contro quello che mi attendevo. L’ho preso in libreria attratta dal titolo: pure io sola, pure io camminatrice. Credevo si trattasse dell’ennesimo racconto su quanto sia terapeutico camminare e sui “miracoli”
Ti ho letta in due riprese. Fico
Un grande incontro il mio con te.
Ho comprato il libro in rifugio più per piaggeria che per reale interesse.
Mi sei capitata tra le mani mentre rifacevo la valigia. Ti ho letta in due riprese. Fico.
Sei forte, scrivi bene e pensi bene.
Te lo volevo dire.
Un bacio
Ciccio
Come una sinfonia fai vibrare corde
Ho letto il tuo libro d’un fiato..Grazie per averci coinvolto e reso partecipi della tua bellissima esperienza.. mi è sembrato di camminare assieme a te. Bellissimo aver incontrato te e Francesca domenica scorsa, mio figlio e il suo hanno condiviso la perdita di un dentino a Ravascletto. Persone
A Pordenone qualcuno mi ama
Sono stati giorni intensi da quando è uscito il libro. Tante presentazioni, interviste, le ristampe. Gli incontri, chi mi scrive.
Così ho pensato, con l’editore e con un amico libraio, di fare una festa a “Io cammino da sola” o piuttosto di farla alle sue lettrici, ai lettori, a
Bei posti dove presentare libri: Biella
Biella ha il Piazzo, che pullula di palazzi antichi, trasformati in spazi per mostre e godurie varie. Ci sono locali, con tavolini all’aperto, dove mangiare, bere e oziare al sole, quando c’è. Io l’ho trovato, il sole: era a fine giornata, un sole tramontino, però caldo abbastanza
Sabato la Festa della Montagna, ascoltando il respiro delle Valli e del Matajur
E finalmente è il Matajur. Salirci non è difficile, ha il “profilo morbido la montagna madre delle Valli, quel mammellone che si staglia così caratteristico al confine con la valle dell’Isonzo”. Lo avevo scritto tempo fa, alla vigilia del passaggio del Giro d’Italia in queste
Donne forti come uomini. Anzi, più forti
Biancolatte, di Ulderica Da Pozzo, inugura sabato alle 17 e 30. Noi ci vediamo con “Io cammino da sola” e Francesca Marani domenica 20 agosto alle 17 a Cjasa da Duga – Borg da Memoria a parlare di donne, di Carnia, di cammini e di vita
Povero orso. Arrivano i mostri
“Quando entro in un bosco, so di entrare in un luogo altrui, e devo accettare chi ci vive e come reagirà. Io sono una donna che vive in città e che nel bosco ci va per diletto… Però desidero sentirmi come il lupo, come l’orso, la lepre e lo scoiattolo: alla pari. Né più forte,